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Su cantu de Pippinu Farris

Se ti vesti delle tue radici sarai un re ovunque

Dalla pagina MUSICANIMA

Ci sono canzoni, timbri vocali, sonorità antiche, musiche dell’anima che ad ascoltarle si apre un mondo. E spesso è il mondo in cui vorremmo abitare. Ecco perché abbiamo iniziato a ricordare la musica che ha cantato nostro padre per tutta la sua vita, per ricordarci di quei momenti magici in cui il suo vibrato sonoro ci portava in un viaggio aldilà del tempo e dello spazio. E per condividere con tutte le persone che lo hanno conosciuto e ascoltato la bellezza di poter ancora rievocare quel viaggio, risentendolo cantare. Ma anche per far conoscere la sua musica a chi non lo ha mai incontrato e desideri fare l’esperienza di sentire, evocare, riconoscere l’identità sarda che trasmette il canto a tenore.

IL CANTO A TENORE

Dichiarato dall’Unesco nel 2005 patrimonio orale e immateriale dell’umanità, il canto a tenore è costituito da una voce solista sa prima oche, e dal coro composto da sa contra, su bassu e sa mesu oche. Con tenore si intende il gruppo dei cantanti che si presentano con una modalità molto caratteristica; sa prima oche, il solista, si esibisce leggermente separato dagli altri tre componenti, che invece formano un cerchio. Sa prima oche intona il canto, che può essere il testo di una poesia o di una prosa e il coro lo segue, completando la polifonia attraverso una serie di caratteristici suoni gutturali. Si tratta di un’espressione antichissima risalente all’arcaico mondo agro-pastorale, di cui imita gli effetti acustici creando un’armonia misteriosa e assolutamente mediterranea.

PEPPINO FARRIS, SA PRIMA OCHE

Peppino Farris è stato per tanti anni la voce solista del tenore Sant’Anna di Lodè e, successivamente, del tenore Sant’Antonio di Lodè. Oltre a interpretare celebri poesie della tradizione scritta e orale sarda, ha cantato numerose canzoni composte di suo pugno, una di queste la scrisse per denunciare il dramma degli incendi dolosi in Sardegna, la pubblicheremo in seguito ma segnaliamo che è possibile ascoltarla al minuto 5:52 di questo link https://bit.ly/4lmEfYj, tuttora viene eseguita pubblicamente dal tenore di cui Peppino Farris ha fatto parte. In questo cd sono presenti alcuni testi del suo repertorio, sono appassionati e pieni di speranza, ma anche ribelli e anticonformisti. Raccontano della questione sarda attraverso le parole che hanno caratterizzato le sue varie identità di sardo; pastore, muratore emigrato e infine operaio. Raccontano un sentire isolano, la condizione esistenziale di una terra, descrivono un paesaggio dell’anima.

Tania e Michele Farris

 

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