Un mare di storie per attraversare il mare
La pagina ospita storie; scritte, musicate, raccontate artisticamente. Del mare siamo figli, tutti sappiamo che solo una D lo separa da madre. Archetipo per eccellenza, calmo o in tempesta, ci
accompagna nel nostro viaggio insieme. Noi abbiamo scritto la prima, ma saremo felici di ospitare tutte quelle particolarmente belle di cui verremo a conoscenza.
Mare Madre
Non so se anche a voi capita di avvertire, a volte con maggiore intensità a volte minore, un’inquietudine che a tratti sfocia anche in un senso di speranza e stupore. Senza che nessuna delle due emozioni sia legata ad un particolare vissuto personale, ma abbia invece a che fare con un senso di sospensione storica. Come se all’improvviso la mia coscienza fosse spaventata o al contrario attratta dal realizzare che da questa complessità contemporanea, così terribile se penso alle guerre o ai mutamenti climatici o alle epidemie, potesse però anche inaspettatamente e improvvisamente nascere qualcosa di buono. L’estate è da sempre la stagione che accompagna i miei sogni più infantili e più profondi; il mare della Sardegna, le giornate lunghissime e tutte in compagnia di amici, parenti, tante tante persone! Un senso indefinito di comunità, di appartenenza, segnato dagli odori e dai sapori estivi. Una speranza spudorata di cui non saprei scrivere a parole, ma solo evocarla con il suono delle onde, i canti antichi e popolari che mi capitava spesso di ascoltare, ma anche l’odore della frittura che mi sembra di sentire ancora arrivare dalla finestra accanto alla mia. Qui nasce e rinasce, a prescindere da quanta morte ci sia stata in mezzo, quel senso di speranza che, come nell’Antologia di Spoon River, mi fa credere ancora che “dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio. È una barca che anela al mare eppure lo teme”.